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Vigolo Marchese

Vigolo Marchese é la più importante frazione di Castell'Arquato, conta di una basilica romanica sormontata da una torre militare riadattata a campanile, risalente al 1008, voluta dal Marchese Umberto d'Orta, e un battistero a pianta circolare, di epoca antecedente la chiesa, simile alle costruzioni bizantine.
Vigolo Marchese è a circa 6 km da Castell’Arquato in direzione di Carpaneto. Vicolo de’ Marchesi fu un importante centro di resistenza guelfa contro i ghibellini Visconti. Infatti nel 1314 Galeazzo Visconti fece incendiare le case del paese e lo splendido castello di Vigolo “La Pusterla”, oggi azienda vitivinicola. Risale al XVI secolo l’assorbimento di Vigolo Marchese nelle proprietà dei conti Sforza Sforza di Santa Fiora.
Meritano una visita il complesso della Chiesa e del Battistero di San Giovanni di chiara ascendenza romanica. È testimoniata l’esistenza di un attiguo monastero.
Il battistero a pianta circolare è senz’altro più antico della chiesa. Sorse probabilmente come tempietto pagano in età romana, diventa poi cappella dedicata a Santo Stefano e infine Battistero.
La chiesa è in pietra e laterizio, all’interno presenta pianta basilicale a tre navate. L’interno è intonacato e ha perso l’essenzialità e le prerogative originarie. L’abside semicircolare e rialzata dal livello della chiesa ricorda lo schema della Collegiata di Castell’Arquato anche per come le si accosta il campanile a pianta quadrata, diviso in tre livelli.